Ripropongo oggi un articolo dell’estate scorsa, no non perché ho voglia di sole, caldo e bella stagione (beh un po’ anche per quello), perché ieri il nostro chef stellato Stefano Basello, del “Fogolâr” del Là di Moret ha ricevuto un riconoscimento alla prima edizione dell’evento della testata Food&Wine Italia.
Ne avevamo parlato a luglio durante la presentazione del Festival delle Risonanze 2019.
Esiste un luogo magico in Friuli Venezia Giulia dove gli alberi suonano, anzi meglio risuonano, questo luogo è la Val Saisera. Alberi tanto particolari e incantati che gli è stato dedicato anche un Festival. Il Festival delle Risonanze.
Nella bellissima cornice del nuovissimo “salotto dei nidi”, nel giardino del Palazzo Veneziano di Malborghetto ha preso il via la quinta edizione del Festival delle Risonanze. All’ombra di un maestoso tiglio, comodamente cullati dalla frescura della montagna abbiamo assistito alla presentazione.
Elena Filini ha presentato alcuni dei protagonisti di questa edizione, Gianni Morassi, che con la sua famiglia di mastri liutai è da sempre vicino a questo festival, infatti anche in questa edizione potremo costruire i violini durante i laboratori di liuteria.
John Monteleone, famosissimo artista statunitense, costruttore delle chitarre delle icone del rock, che nei prossimi giorni ci racconterà la sua storia e che potremo ascoltare venerdì in un concerto che si annuncia già bellissimo.
Michele Sangineto, costruttore unico al mondo degli strumenti disegnati da Leonardo da Vinci, che sono esposti in una interessantissima mostra al primo piano del Palazzo e che sabato risuoneranno in un emozionante concerto.
Davide Fregona, direttore artistico del festival piano Fvg.
A corollario della serata si è poi svolta una bellissima presentazione sulla facciata del Municipio di Malborghetto in cui musica e immagini si sono fuse alla perfezione
Ieri sera dicevamo abbiamo scoperto cosa succederà i prossimi giorni e ne abbiamo anche avuto già un assaggio. Un assaggio di nome e di fatto perché a fine della presentazione abbiamo “mangiato legno”. No non sono impazzita, il legno trasformato in ottimo pane di corteccia, dallo chef stellato Stefano Basello del ristorante Al Fogolar.
Sì avete capito bene pane, buonissimo, ottenuto mescolando a farine biologiche, lievito madre e la parte interna della corteccia essicata degli alberi. Riprendendo così un usanza dei difficili tempi passati delle nostre campagne e montagne.
Ma con tutte queste novità e cose interessanti in questa edizione, che confusione in testa. Meglio allora andar per ordine.
Cos’è il Festival delle Risonanze?
È una rassegna musical-cultural-gastronomica-naturalistica, che vuol promuovere in maniera innovativa una delle eccellenze della nostra regione, il Legno di Risonanza. Il festival si svolge nel mese di giugno in molteplici luoghi della Val Canale-Val del Ferro, primi fra tutti Malborghetto, Valbruna e la Val Saisera e si articola su moltissime manifestazioni che, come abbiamo detto, ruotano tutte intorno alla magia del legno e in particolare del legno di Abete rosso di risonanza, che cresce lungo la Val Saisera. Cosa rende questo legno così speciale da dedicargli un Festival? Beh è un legno speciale, quasi magico. È un legno particolare che si trova soltanto in pochissimi posti nel mondo e che suona bene!Ma il legno non suona direte voi. Ed invece sì, in Val Saisera suona eccome!. Questo legno magico è una delle realtà speciali della nostra regione, gioia e delizia dei liutai di tutto il mondo! Perché gli abeti rossi del tarvisiano forniscono un legno molto pregiato e particolarmente indicato per la costruzione degli strumenti a corda, viole, violini, violoncelli, contrabbassi, chitarre e milioni di altri strumenti musicali nascono proprio qui dal legno dei nostri alberi. Allora perché non festeggiarli questi alberi e se dobbiamo festeggiarli facciamolo per bene!
I prossimi giorni vi racconterò le altre miriadi di concerti, degustazioni, passeggiate, insomma le iniziative di questo piccolo, grande festival,
Seguitemi, che ne vedremo delle belle!